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Portogallo. Dall'orizzonte, l'onda si infrange sull'anima


La terra trema, pezzi di calcinacci cadono e la polvere sembra pioggia fitta caduta dal cielo. Intorno si sente il roboante suono della terra e tutto viene distrutto.

Nel 1775 un terremoto violentissimo colpì Lisbona, e il Portogallo, spazzando via la metà degli edifici storici ricchi di ornamenti. Da fiorente e polo commerciale di prestigio, si ritrovò in ginocchio, ad affrontare una tragedia senza precedenti. Ma, non si diede per vinta e si riprese con forza la sua magnificenza.

Un uomo volle intervenire, dopo aver visto crollare sotto i suoi occhi i palazzi sulla riva del fiume, tra cui uno di sua progettazione: lo sfarzoso Palazzo Ribeira, voluto dal precedente sovrano, Re Manuel I. Anni di lavoro spazzati via, non doveva più succedere.

Decise di buttarsi a capofitto su un nuovo progetto, e questa volta doveva essere a prova di disastro e diventare un nuovo punto di scambio per favorire il commercio. Lo possiamo vedere lì, preso fra le mille carte e schizzi, che lancia per terra ammassi di carta scarabocchiata. Quando, finalmente, arriva l'illuminazione. Si fa aiutare da uno dei migliori architetti e, insieme, danno vita a quello che diventerà uno dei simboli della città. Lasciatevi condurre nella storia dell'ideatore del Palazzo del Commercio, e rivivete attraverso le sue parole la rinascita di una città.

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