top of page

Beethoven oltre la sordità

Alla fine degli anni Novanta del Settecento Beethoven avvertì i primi sintomi di quella che sarebbe stata la sua grande tragedia: la sordità. L'indebolimento intermittente del suo udito divenne più pronunciato nel 1800 e nel 1802 la diagnosi giunse come un verdetto: Beethoven sapeva che stava perdendo l'udito irrimediabilmente - ci sarebbero voluti alcuni anni prima che la sordità fosse completa e, nonostante il suo handicap, il pianista si sarebbe esibito in pubblico ancora per qualche tempo.


"Non ancora trentenne, dovetti realizzare che stavo perdendo l’udito, il che stava sconvolgendo la mia esistenza. Ero troppo orgoglioso per confidare ad amici e mecenati il mio tormento; non volevo che si ridesse di me. Mi trasferii ad Heiligenstadt, non lontano da Vienna, cercando di migliorare le mie condizioni di salute con dei bagni termali. Mi fecero provare di tutto: dai bagni nel Danubio, all’inserimento di trombe d’ottone nelle orecchie per percepire meglio i suoni. Niente da fare.




Quando guardavo il campanile fuori da casa mia, e non ne sentivo il suono, capii che presto avrei perso totalmente l’udito... Il vero, inspiegabile miracolo era che io possedevo un’energia creativa impressionante che mi faceva andare avanti, nonostante tutto. Furono proprio gli anni seguenti quelli di maggior fecondità creativa.


La sordità m’avevano portato ad afferrare il destino per la gola. Il mio caos interiore si riversava nella mia musica scarabocchiata furiosamente. Fu il periodo di diverse grandi sinfonie, quartetti e sonate. La musica era sempre nella mia testa. Non sentivo più una sola nota... Eppure, continuavo a creare. Con la sola forza di volontà, sembravo essere rinato. Usavo spessissimo rifugiarmi nella natura, nella campagna dietro casa mia, per comporre la mia musica in santa pace e in completa solitudine, lontano dagli esseri umani che di rado riuscivo a sopportare, ormai..."


Il genio Beethoven era sicuro che, come artista, avesse una missione da compiere al servizio dell'umanità presente e futura. Questo tempo di lotta fisica e morale corrisponde a un periodo di maturità e realizzazione, durante il quale sono state create opere di grande respiro. Ha composto veri e propri capolavori durante la sua lotta con la sordità.


Di Giorgia, autrice del tour "Beethoven. Beyond".




2 visualizzazioni0 commenti
bottom of page